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Domande impossibili per tempi instabili

  • Immagine del redattore: Elìa
    Elìa
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

❓ INTRO – La forza incandescente delle domande impossibili


Viviamo in un’epoca ossessionata dalle risposte — più rapide, più effimere, più consumabili. Ma la domanda che allunghiamo verso noi stessi sembra sempre più resta senza voce. Eppure le domande impossibili — quelle che scuotono la ragione e abitano il silenzio — sono l’aria cruda con cui respirare un pensiero vivo


Chiedersi: “Perché c'è qualcosa invece di nulla?” è più di un problema metafisico: è un cristallo che rifrange la nostra identità, la storia e il futuro. O come definirebbe la filosofia: una vertiginous question — la domanda che ti fa vacillare dentro il pensiero stesso.


In questo spazio breve e potente, non cercheremo di rispondere. Vogliamo mostrare il potere di porsi domande senza soluzioni, e invitarti ad accoglierle come un rituale esistenziale. Perché domande come “Chi sogna chi?” o “Se l’universo è infinito, perché scegliere?” non sono deviazioni. Sono porte.


🌀 Domanda impossibile #1


“E se fossimo il sogno di qualcosa che non esiste?”


Non è solo una fantasia alla Philip K. Dick. È un’ipotesi con radici antiche — dal sogno di Brahma nella cosmologia vedica, all’idea platonica che il mondo visibile sia un riflesso imperfetto. Ma è anche una provocazione attualissima: in un mondo in cui l’intelligenza artificiale, la simulazione e la dissociazione dalla realtà si fanno sempre più concrete, chi garantisce che la nostra esistenza sia più reale di un pensiero?


Questa domanda, apparentemente assurda, agisce come un bisturi simbolico: taglia l’automatismo della percezione. Ci riporta all’essenziale: non sappiamo. E questo “non sapere” non è debolezza, ma l’inizio di una forma più profonda di coscienza.


📦 ESERCIZIO / GESTO QUOTIDIANO DI RIVOLTA:


Per un giorno intero, comportati come se tu fossi il sogno di qualcosa che non esiste. Come cambiano le tue scelte? Cosa diventa sacro? Chi sei, se non sei “tu”?

Annota ogni cambiamento. Non serve capire. Basta osservare.


🔚 Conclusione – Un sogno che sogna


Non tutto deve avere un senso. Non tutto deve tornare. Alcune domande non si risolvono: si abitano. Come case senza porte. Come mappe che indicano il vuoto.


“E se fossimo il sogno di qualcosa che non esiste?”


Porta questa domanda con te. Lascia che scavi. Che scolli certezze. E forse, un giorno, proprio lì – in quella crepa – si farà strada una visione.


📩 Domanda impossibile cercasi


Hai mai pensato qualcosa che ti ha quasi fatto paura per quanto era profondo, assurdo o silenzioso? Condividilo con noi.


La tua domanda impossibile potrebbe aprire il prossimo portale del Frontiers Lab.


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