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L’algoritmo che ti conosce meglio di tua madre – Cos’è e come funziona il machine learning

  • Immagine del redattore: Elìa
    Elìa
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

L’intelligenza artificiale non è magia. È statistica. Ma sa prevedere le tue scelte, le tue emozioni… e forse anche chi diventerai.



Machine learning: davvero ci capisce?


Immagina di aprire Netflix. Ti propone esattamente quel film che avevi in mente. Apri Spotify, e ti suggerisce una canzone che sembra conoscere il tuo umore meglio di te.Non è telepatia. È machine learning.


Ma come fa una macchina, priva di emozioni e coscienza, a capire cosa ci piace, cosa pensiamo, chi siamo?


La risposta sta in algoritmi capaci di “imparare” dai dati, e di adattarsi a ogni nostra azione.


Come funziona davvero il machine learning


Nel machine learning (ML), non si dà alla macchina una regola da seguire. Al contrario: le si dà un’enorme quantità di dati, e sarà lei a trovare le regole.


Esempio: vuoi che una macchina riconosca un gatto.


  • Non le dici “ha i baffi, le orecchie dritte, ecc.”

  • Le mostri milioni di foto di gatti e non-gatti

  • La macchina “impara” da sola quali tratti li distinguono


Questo si chiama apprendimento supervisionato, uno dei metodi principali.


Ce ne sono altri:


  • non supervisionato, dove la macchina cerca pattern da sola,

  • rinforzato, dove riceve premi o punizioni digitali per ogni decisione.

Cosa può fare oggi un algoritmo intelligente


📍 Ti consiglia cosa comprare


 📍 Sceglie i contenuti per te sui social


 📍 Prevede il rischio che tu abbandoni un corso


 📍 Analizza esami medici meglio di molti specialisti


 📍 Traduce lingue, scrive articoli, disegna immagini



Tutto questo grazie a una semplice idea: le nostre scelte non sono così imprevedibili.E i nostri gusti si possono misurare.


Ma quanto sa davvero di noi?


Secondo uno studio di Kosinski & Stillwell (Università di Cambridge), bastano:


  • 70 like su Facebook per capire una persona meglio di un amico

  • 150 like per capirla meglio della famiglia

  • 300 per superare il partner


E se pensi che basti disconnettersi…ricorda che le IA predittive analizzano anche tono di voce, pause, stile di scrittura, movimento del mouse, cronologia di navigazione, tempo di permanenza su una pagina.


Siamo programmabili?


Se un algoritmo può prevedere cosa scegliamo, può anche influenzarlo.Esempio concreto: l’algoritmo di YouTube seleziona i video in base a ciò che “probabilmente guarderai”. Ma questo crea bolle cognitive, rafforza le convinzioni e può indirizzare l’opinione pubblica.


È ancora libera scelta… o persuasione invisibile?


🧠 Cue segnala:


La prossima volta che un’app ti “conosce troppo bene”, chiediti:“Quanto ho insegnato io a lei… e quanto lei ha insegnato a me?”L’intelligenza artificiale non è malevola. Ma riflette i nostri dati. Quindi: se vuoi un mondo migliore, allenala bene.


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