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Pantelleria in Immagini: un archivio vivente

  • Immagine del redattore: Elìa
    Elìa
  • 8 lug
  • Tempo di lettura: 3 min

Aiutaci a documentare il volto mutevole dell’isola. Invia i tuoi scatti: paesaggi, volti, strutture, dettagli. Ogni fotografia è una traccia del tempo.


Piatto di fichi verdi coperto da una rete protettiva, posato su una superficie di legno davanti a un muro di pietra lavica scura.
Fichi appena raccolti vengono protetti sotto una cupola di rete metallica per preservarne la freschezza. Lo scatto, realizzato da Paolo Chiabrando, cattura una scena quotidiana dell’isola di Pantelleria: una cucina rurale dove la frutta si conserva secondo metodi tradizionali, tra muretti a secco e pietra vulcanica. La semplicità del gesto racconta un sapere silenzioso, tramandato nei secoli.  Fotografia di Paolo Chiabrando

Nessuna indagine sul campo è completa senza immagini. Il progetto Risalendo Mnemosine vuole costruire, accanto ai dati raccolti durante le camminate, un archivio fotografico partecipato che documenti l’isola di Pantelleria nel suo stato attuale: paesaggi, segni dell’uomo, volti,

tracce del passato.


Le fotografie sono strumenti di osservazione. Raccontano trasformazioni ambientali, abbandoni, dettagli architettonici, forme geologiche, gesti quotidiani che rischiano di sparire. Per questo, raccogliamo contributi da cittadini, escursionisti, fotografi, studenti e abitanti dell’isola:

ogni sguardo conta.


Scogliera vulcanica a picco sul mare cristallino di Pantelleria, con cactus, fichi d’India e dammusi tra la vegetazione mediterranea.
Una strada sinuosa serpeggia tra palme, fichi d’India e antichi dammusi lungo le scogliere laviche della costa nord-ovest di Pantelleria. L’ambiente racconta l’equilibrio millenario tra natura selvaggia e insediamento umano, tra roccia e vento. Il fotografo Michael Martinelli cattura l’incontro tra paesaggio geologico e memoria antropica, dove ogni dettaglio — dal basalto alle terrazze — parla di resistenza e adattamento. Fotografia di Michael Martinelli

Perché le fotografie sono dati


Le immagini sono documenti. Consentono di tracciare mutamenti nel paesaggio, confrontare strutture oggi degradate, osservare l’interazione tra uomo e territorio. Costruire un archivio visivo condiviso significa conservare memoria e stimolare nuove domande.



Cosa raccogliamo


Cerchiamo fotografie che mostrino:


  • Luoghi noti e meno noti, anche se degradati o difficili da raggiungere

  • Elementi geologici e archeologici, anche non catalogati ufficialmente

  • Architetture rurali, dighe, canalizzazioni, muretti

  • Dettagli materiali e biologici: piante, pietre, incisioni, resti

  • Volti e gesti che raccontano il vivere quotidiano sull’isola


Ogni fotografia deve essere accompagnata da una breve descrizione (luogo, data, autore, se possibile anche GPS).

Come verranno usate


Le fotografie selezionate potranno:


  • Entrare in una mostra virtuale permanente sul sito del CSR

  • Essere utilizzate per articoli e reportage di progetto

  • Costituire una base comparativa per future ricerche storiche e ambientali

  • Aiutare a individuare anomalie, spunti di indagine, strutture non censite

Bandiere di preghiera tibetane multicolori con testi sacri e simboli stampati, appese al vento in un contesto naturale.
Le bandiere di preghiera tibetane, logore ma ancora vibranti, trasportano i mantra nel vento. Ogni colore rappresenta un elemento — aria, fuoco, acqua, terra, spazio — e ogni filo sfilacciato racconta di tempo, pazienza e devozione. In questa immagine di Paolo Chiabrando, la spiritualità prende forma nel tessuto stesso, in un equilibrio delicato tra impermanenza e memoria.  Fotografia di Paolo Chiabrando

Come contribuire


Puoi inviare fino a 10 fotografie in formato digitale (.jpg, .png o .tiff), con titolo e breve descrizione, al seguente indirizzo email:📩 csrarcodiapollo@gmail.com

Oppure usare il modulo online disponibile a breve sul sito arcodiapollocsr.com


Scatto subacqueo della costa rocciosa di Pantelleria, con arco naturale in pietra visto dal livello del mare.
Un’onda si infrange sull’obiettivo mentre, sotto la luce radente del mattino, si apre la silhouette dell’arco naturale di Pantelleria. L’isola, di origine vulcanica, cela scorci ancestrali che sembrano scolpiti dal tempo stesso. Questo scatto di Ante Hamersmith cattura la soglia tra due mondi — quello sommerso e quello emerso — in un punto di passaggio che l’uomo abita da millenni. Fotografia di Ante Hamersmith

Un giorno le mappe cambieranno, i dati evolveranno, ma le fotografie resteranno: testimonianze visive del presente, da lasciare al futuro. Condividi il tuo sguardo. Aiutaci a raccontare Pantelleria com’è oggi.



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